II lezione, come avvicinare gli animali

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McGranittM
view post Posted on 26/4/2008, 17:19




"Buon giorno ragazzi!" Entrò allegramente in classe la professoressa McGranitt, ignorando due studenti che si stavano lanciando aereoplanini di carta e un gruppetto che stava discutendo animatamente se era il caso o meno di uscire nel parco quel pomeriggio.
"Ora vi spiegherò come avvicinarsi alle creature magiche. Vorrei l'attenzione di tutti..." disse con aria severa avvicinandosi a bruciapelo ad una ragazzina di tassorosso che stava mandando messaggi luminosi con la bacchetta ad un giovanotto seduto sul fondo.
"Perchè queste prime lezioni sono molto importanti. Come dicevo la volta scorsa, il metodo che consiglio sempre è quello di nascondersi nei luoghi in cui riteniamo possa esserci una creatura magica e attendere pazientemente.
Per non dare nell'occhio possiamo mimetizzarci arrampicandoci su un albero, o sistemandoci dietro ad un cespuglio.
Una buona alternativa è trasfigurarci in un animale se siamo capaci di farlo, ma in questo caso prima è meglio sapere di che cosa si nutre la creatura che vogliamo studiare. Non sarebbe bello infatti diventare la futura cena dell'animale che stiamo seguendo!
Teniamo presente, comunque, che per osservare bene il comportamento di un animale dovremo passare molti giorni appostati in silenzio, a volte anche in posizioni o in posti scomodi, più o meno come fanno i fotografi naturalisti babbani, per chi li conosce, quando vogliono effettuare le riprese per un documentario."
Mentre la professoressa parlava misurava a grandi passi la stanza, in modo da farsi sentire meglio da tutti e non far distrarre gli studenti. Quest'ultimi tuttavia parevano completamente assorbiti dalla sua lezione.
"La cosa migliore" riprese "è quindi avere sempre con noi l'attrezzatura giusta." I ragazzi avevano iniziato a prendere appunti in maniera frenetica.
"Un omniocolo per esempio può essere particolarmente utile per rivedere le scene al rallentatore ed è utile per ingrandire i dettagli di una creatura che non possiamo avvicinare troppo.
Potrebbe inoltre essere utile avere con noi una penna prendiappunti che scrive al posto nostro mentre parliamo. Stiamo però attenti a non parlare troppo forte: alcune creature hanno infatti un udito molto sensibile e potrebbero spaventarsi o. peggio, decidere di attaccarci."
Fece scorrere lo sguardo per l'aula alla ricerca di uno studente che la lezione precedente le aveva fatto una domanda. Non voleva addentrarsi troppo nel discorso perchè era ancora presto, ma decise tuttavia di parlare in maniera un pò più specifica di qualche animale, in modo da coinvolgere di più gli alunni.
"Dopo un'attenta osservazione delle abitudini di una creatura magica, possiamo provare ad avvicinarla. Naturalmente per ogni creatura dobbiamo usare un metodo diverso e, dal momento che non esiste una regola precisa, dobbiamo affidarci molto al nostro istinto.
Per esempio l'Unicorno quando è ormai adulto si fa avvicinare preferibilmente dalle Streghe, mentre quando è cucciolo anche i Maghi possono provare ad accarezzarlo.
Per riconoscere l'età di un Unicorno e per capire se si tratta di adulto o ancora di cucciolo, a parte le dimensioni possiamo osservare il colore del manto. Quando sono molto piccoli, gli Unicorni sono dorati, quindi cambiano il colore del mantello in argento fino a diventare completamente bianchi in età adulta.
Non sempre però è così facile capire l'età e le caratteristiche di un Animale Magico.
Il Knarl per esempio viene spesso scambiato per un comunissimo riccio babbano: è infatti identico di aspetto, ma i due animali sono profondamente diversi tra loro. Se infatti lanciamo del cibo a un Knarl, invece di apprezzarlo come farebbe il riccio, penserà subito che stiamo per attirarlo in una trappola e cercherà immediatamente di vendicarsi, per esempio distruggendo le piante del nostro giardino." riallacciandosi al discorso di Sennar continuò così:
"Esistono comunque alcune Creature che è meglio non avvicinare. Il Basilisco, il drago e i troll sono tra queste. Sono infatti creature molto pericolose e possono riuscire a uccidere anche il Mago più esperto. Il Basilisco in particolare è forse il più letale tra i tre poichè basta un suo sguardo per pietrificarci.
Cerchiamo quindi di non lasciarci mai sopraffarre dall'entusiasmo e cerchiamo di avvicinare solo Creature che sono alla nostra portata, anche se si tratta di creature noiose e meno affascinanti.
Il rischio maggiore per chi inizia a studiare le Creature Magiche è proprio quello di affidarsi troppo alla buona sorte e la voglia di imparare a volte supera il buon senso. Se non facciamo attenzione potremmo finire in guai seri."
Concluse la lezione con questa frase proprio per gli alunni che sembravano più interessati, poichè erano sempre quest'ultimi -come Sennar- quelli più a rischio.
"Ora assegnerò i compiti per la volta prossima. Parleremo di Fenici. La Fenice è una creatura molto intelligente e particolarmente pacifica. Nidifica sui picchi delle montagne in Egitto, Cina e India e si nutre solo di vegetali.
La domanda a cui dovrete rispondere è: come ti comporti per avvicinare una fenice?"
 
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Sennar1992
view post Posted on 27/4/2008, 18:34




Subito Sennar si alzò e prese parola...
Beh, professoressa, per avvicinare una fenice potrei trasfigurare in un animale, visto che quest'animale è vegetariano...
Prese un attimo di fiato e poi continuò
In alternativa, se non sappiamo trasfigurarci ed osservarla possiamo usare un Omniocolo, come lei ha prima citato, oppure utilizzare un incantesimo rifrangente su un pezzo di vetro o una lente d'ingrandimento, in modo tale da amplificare la portata di quest'ultima e così osservarla da lontano... anche questo metodo però comporta dei rischi, infatti la fenice potrebbe essere spaventata dalla luce riflessa e scappare, rovinando così anche giorni di appostamenti...
Sennar non si fermava più... quando iniziava a parlare era una macchinetta...
Anche se io ritengo, professoressa, che il modo più sicuro, tenendo presente che le fenici di solito non attaccano l'uomo, potremmo raccogliere e preparare un cesto di vegetali ed offrirglielo, oppure chiedere al professor Silente se ci fa vedere Fanny...
Finì la frase con un sorriso ed aspettò la professoressa...
 
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1 replies since 26/4/2008, 17:19   89 views
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