"Simposio" di Platone: quale opinione ti piace di più?
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Eurissimaco1 [25.00%]
Socrate1 [25.00%]
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"Simposio" di Platone: quale opinione ti piace di più?

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view post Posted on 2/4/2008, 16:57
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grifondoro
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O meglio, quale intervento ti piace di più, dato che Alcibiade fa solo un elogio di Socrate...
L'avete letto? E' stupendo,noi siamo andati a teatro a vederlo e poi ho letto il Faccio qui di seguito un breve riassunto così chiunque può partecipare al topic anche senza averlo letto.


Apollodoro incontra un amico e gli racconta i discorsi scambiati molto tempo prima tra i personaggi sopra scritti, discorsi di cui è venuto a conoscenza tramite Aristodemo e che ancora ricorda bene per averli già ripetuti a Glaucone.
Apollodoro racconta che mentre Socrate si recava ad una cena di Glaucone (che il giorno prima aveva vinto le gare tragiche), si imbatte in Aristodemo e lo invita ad accompagnarlo. Quando Aristodemo entra in casa di Agatone, Socrate non è più con lui perchè si è fermato assorto in meditazione. Aristodemo impedisce che Socrate venga disturbato e quando gli altri invitati sono già a metà cena entra. Finita la cena decidono di con moderazione e discutendo, così Eurissimaco, il medico, propone il tema della discussione: l'elogio di EROS, L'AMORE.

discorso di FEDRO:
Eros è il più antico degli dei ed è il legame tra amente e amato che suscita negli uomini senso di vergogna per le azioni turpi e allo stesso tempo li incita alla gloria. Ne è testimonianza la vicenda di Alcesti, che eroicamente decide di morire al posto del marito Admeto, ricevendo così, come grazia divina, la possibilità di ritornare nel mondo vivente. E' sempre Amore che spinge Achille a sacrificarsi per l'amico Patroclo, e questo gli vale il soggiorno perpetuo nell'isola dei beati. Lo stesso vale per Orfeo e Euridice.
CITAZIONI di frasi stupende:
"Un uomo che ama, se fosse scoperto a commettere qualche bassezza o a subirla da un altro, sottomettendosi per viltà, non soffrirebbe così acerbamente se fosse visto dal padre o dagli amici o da chiunque altro, quanto se lo fosse da colui ch'egli ama. Nello stesso modo vediamo che chi è amato prova il massimo della vergogna di fronte al suo amante se mai sia colto in qualche bassezza."

discorso di PAUSANIA:
Ricorda un pò le convinzioni di Eraclito sugli svegli e dormienti: infatti dice che Amore non è un Dio unico, ma duplice, come duplice è Venere (la celeste e la pandemia, ovvero la volgare). Bisogna quindi stabilire qual'è l'Amore che vogliamo elogiare: quello che induce a bene amare. Chi ama secondo l'Amore "celeste" ama soltanto i maschi poichè quest'Amore non partecipa della natura femminile ma solo di quella maschile. Proprio di questo Amore è il rapporto onesto e consapevole che si instaura tra fanciullo e adulto ai fini di un percorso educativo,è sublime e celeste, e ha come fine ultimo la virtù. L'Amore "Pandemio" invece, è volgare e senza ritegno, e agisce alla cieca: è questo l'Eros che amano le persone di poco valore, quelle che si rivolgono tanto alle donne quanto ai ragazzi, indirizzandosi più al corpo che all'anima.
CITAZIONI di frasi stupende:
"Vergogna è dunque compiacere un uomo da nulla, belloè invece compiacere nobilmente una persona eccellente. E' da nulla quell'amante volgare che concupisce più il corpo che l'anima perchè tale uomo non è amante duraturo in quanto cerca una cosa che non dura, e così insieme allo sfiorire del coprpo che amava , egli "si dilegua e vola via", facendo torto a molte sue parole e promesse. Ma colui che ama l'anima, che è la parte nobile, rimane amatore per la vita, in quanto fuso con una cosa che dura."

discorso di EURISSIMACO
parla ora il medico perchè Aristofane, colto dal singhiozzo, è costretto a saltare un turno.
Eurissimaco dice che Eros non esiste solo nelle anime degli uomini, ma anche nei corpi di tutti gli animali e dei vegetali. E' rivolto verso quelli che sono belli, e pure verso altre cose e altre sedi.Questo è quello che insegna la medicina, che contrasta gli amori malati e favorisce quelli sani. Lo stesso fa la musica, l'astronomia, l'arte e la divinazione. Nessuna citazione interessante.

discorso di ARISTOFANE
Una volta passato il discorso prende parola Aristofane, che descrive qual'è la potenza di Amore. Egli propone una storia fantastica:
un tempo gli uomini erano di tre sessi: maschile, femminile e androgino; avevano due volti, quattro braccia, quattro gambe e due apparati riproduttori ed erano dotati di una forza straordinaria assimilabile a quella dei Giganti. Zeus temendo la loro potenza decise -invece che ucciderli- di spaccarli in 2 parti, e incaricò Apollo di riplasmare le due metà separate, lasciando una spaccatura detta ombelico e stringendoli come si legano i sacchi con i cordoni. Quando le due metà separate si ritrovavano, si attaccavano e si gettavano le braccia attorno, avviticchiandosi l'un l'altra, e nella brama di fondersi insieme morivano di fame perchè non volevano fare più niente l'una staccata all'altra.
Così Zeus, impietosito, pensò ad un altra trovata: trasportò i loro genitali sul davanti. (essendo prima legati per la schiena, una volta tagliati erano state girate loro le faccie per vedere l'ombelico sul ventre e i genitale rimanevano dietro!)
Li traspose quindi sul davanti, e per mezzo di essi rese possibile la fecondazione quando le metà femmina incontravano le metà maschio. (e provassero sazietà in quell'accoppiamento affinchè poi smettessero e si rivolgessero ai loro lavori e alle altre occupazioni della vita)
Questo succede quando si imbattono due metà degli androgeni originale. Quando invece si incontrano due metà femmine (in origine erano femine) o viceversa metà maschili, non succede niente.
CITAZIONI di frasi stupende:
"L'Amore tenta di fare di due una creatura sola e di risanare così la natura umana. Ognuno di noi è in cerca della propria metà, e quanti risultano tagliati da quell'essere misto che allora si chiamava androgino, sono grandi amatori di donna, ed è da questo ceppo che provengono per lo più gli adulteri; e parallelamente le donne che da qui provengono vanno folli per gli uomini e sono adultere; invece quante donne risultano parte di femmina, per nulla pensano agli uomini, ma più volentieri sono inclinate alle donne; e quanti infine sono fanciulli, cioè fettine di uomini, amano gli uomini e godono a giacersi e ad abbracciarsi con gli uomini."

discorso di AGATONE
Dopo la conclusione del discorso di Aristofane e dopo un breve scambio di complimenti, comincia il suo discorso Agatone. Egli dichiara necessario definire prima di tutto le qualità del dio Eros: egli è il più felice tra gli dei poichè è il più bello e buono; è giovanissimo, delicatissimo, leggiadro ed è portatore di valori come la temperanza, la giustizia e la sapienza e rende partecipi gli uomini di tutte queste virtù. Per questo va elogiato, perchè rende ognuno poeta, detta dentro dolcezza ec...
CITAZIONI di frasi stupende:
L'Amore ci vuota di ogni selvatichezza ma ci colma di dimestichezza e crea tutti questi incontri fra noi affinchè possiamo trovarci, facendosi guida nelle feste, nei cori, nei sacrifici; è padre di eleganza, delizia, mollezza, simpatia, desiderio e passione; zelante con i buoni, incurante dei malvagi; nel tormento, nello spavento, nelle passioni, nelle discussioni."

discorso di SOCRATE
Socrate dice che è necessario chiedersi cosa sia Eros in verità, e quale sia la sua essenza; solo così è possibile determinare qual è il vero oggetto a cui l’amore deve volgersi. Innanzitutto Amore è sempre amore di qualche cosa, e amandola, la desidera in quanto non la possiede; questo però vuol dire che Amore non è nè bello nè buono, se ama la bellezza e la bontà. Socrate riporta il suo discorso con Diotima, una sapiente straniera: Amore non è nemmeno brutto e cattivo, ma una cosa intermedia: nè un Dio e nemmeno un mortale, ma un demone, un intermedio tra Dei e mortali. Venne concepito durante un banchetto in onore di Afrodite, nata quel giorno, (per questo è suo seguace e compagno), quando una mendicante, Penia (=povertà) approfittò del Dio Poro (=espediente) ubriaco ed ebbe da lui un figlio, Eros. Per questo è molto lontano dall'essere delicato e bello, come pensano in molti, ma anzi è duro, squalido, scalzo, uso a dormie nudo e frusto per terra, perchè è simile alla madre. Ma da parte del padre è insidiatore dei belli e dei nobili, coraggioso, audace e risoluto, cacciatore tremendo e intento tutta la vita a filosofare. Amore non è mai nè povero nè ricco, nè sapiente nè ignorante, e per questo s'applica alla filosofia. (gli dei non sono filosofi perchè sono già sapienti, mentre gli ignoranti non aspirano a diventare saggi). La sapienza lo è delle cose più belle ed Amore è amore del bello, ciò che lo ispira è delicato, perfetto e beato. Anche se l'amante ha un altra natura.
CITAZIONI di frasi stupende:
"Questo è il momento della vita degno di vita per l'uomo: quando contempli la bellezza in sè. Che se un giorno mai tu la scorga, ella non ti parrà da commisurarsi con la ricchezza o il lusso, e saresti disposto pur di tenere gli occhi sul tuo amore e di startene insieme, a non mangiare, se possibile, a non bere, ma solo a contemplarlo e a conviverci. Ecco perchè io dico che ogni uomo ha il dovere di tenere caro Amore ed io stesso onoro la sua disciplina, e particolarmente la esercito mentre esorto anche gli altri, ed ora e sempre lodo la potenza e la forza di Amore, per quanto ne sono capace."

Terminato il discorso, arriva Alcibiade ubriaco, e viene invitato a partecipare alla discussione. Egli però decide di fare l'elogio di Socrate, il suo amore.
discorso di ALCIBIADE
Socrate è un arrogante perchè non si è lasciato sedurre dalla bellezza di Alcibiade; in secondo luogo è un abile a incantare gli uomini con la forza del suo ragionamento. Alcibiade asserisce di fuggire via da Socrate tappandosi le orecchie per non essere incantato dai suoi discorsi, ma per riuscirci deve farsi violenza; prova vergogna davanti al filosofo, si sente soggiogato da lui come uno schiavo dal padrone e desidera fuggire per recuperare la sua libertà. A questo punto Alcibiade inizia a lodare le sue qualità in battaglia, la sua resistenza alla fame e al freddo. Infine lancia un monito ad Agatone: egli non deve lasciarsi ingannare dal filosofo ma imparare dalla sua esperienza.
CITAZIONI di frasi stupende:
"Vi direi giurando quali profonde emozioni ho provato ai discorsi di quest'uomo e provo tutt'ora. Perchè quando lo ascolto, il cuore mi salta dentro e mi prendono lacrime per effetto delle sue parole."

A questo punto arriva una banda di ubriachi e tutti si addormentano stanchi: meno Socrate, che dopo aver discusso di poesia tragica e comica, se ne va al liceo a trascorrere come al solito la sua giornata.
(è possibile leggere qui il testo completo:)
http://www.latinovivo.com/testintegrali/Simposio.htm


Io ho votato Aristofane, anche se mi piace molto anche Socrate. Quello che non mi ha fatto appassionare più di tanto è Eurissimaco. (infatti non ho messo nessuna citazione). E' troppo bello il discorso degli androgeni e delle metà alla ricerca...
 
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albus
view post Posted on 2/4/2008, 17:15




Eurissimaco... è molto bello innanzitutto... poi diciamo anche che è molto legato alla scuola siciliana e alle teorie pitagoriche... era quello che più mi è piaciuto... poi non mi ricordo più quasi nulla del simposio... visto anche quando l'ho fatto... ma così ritengo...
 
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Sennar1992
view post Posted on 2/4/2008, 19:12




Io ho votato Socrate, poichè ritengo che l'amora non sia nè terreno, nè divino...ma allo stesso tempo è entrambi...
 
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albus
view post Posted on 2/4/2008, 20:15




in un certo senso sì...
 
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view post Posted on 4/4/2008, 17:52
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Ognuno ha risposto diverso! :..: aspettiamo che venga qualcun altro a far salire la classifica...
 
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*tonks*
view post Posted on 17/4/2008, 17:34




ho votato Aristofane..
ero indecisa..anche il discorso di socrate mi era piaciuto..
PS: e poi l'elogio di aristofane ke abbiamo visto interpretato a teatro me lo ricordavo bene..mi era proprio piaciuto..
 
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5 replies since 2/4/2008, 16:57   1543 views
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