| Secondo Eraclito (filosofo tra il VI e il V sec.) tutto cambia continuamente. Sua, la famosa frase: "Non possiamo fare il bagno due volte nello stesso fiume". Secondo lui nel frattempo è cambiato il fiume, è cambiato l'ambiente esterno, siamo cambiati noi. Fisicamente infatti, anche se rifacciamo il bagno dopo pochi secondi, siamo diversi: il nostro cuore ha battuto varie volte, le nostre unghie sono cresciute un poco, avremo perso qualche capello...tutto cambia, tutto scorre e niente permane statico.
Per Aristotele,invece, (384 a.C.) è possibile possibile fare il bagno due volte nello stesso fiume. Questo perchè anche se siamo cambiati, rimane qualcosa in noi che è sempre lo stesso. Anche Aristotele accettava l'esistenza del cambiamento, ma credeva nel ruolo degli ideali per guidare questo cambiamento:la morale, la ragione, la filosofia e la contemplazione.
Come ci possono aiutare queste visioni contrastanti? Pensare che siamo impotenti e trasformarci in "prede" del cambiamento come dice Eraclito sarebbe assurdo. La visione di Aristotele ci suggerisce che il cambiamento esiste, e, che per vivere in armonia con il cambiamento dobbiamo focalizzarci su cose relativamente stabili, come i nostri ideali. La realtà scorre, come affermava Eraclito, ma questo scorrere non ha un significato intrinseco. Noi possiamo darle un significato se siamo noi a guidare il cambiamento verso i nostri obiettivi.
Ci avete mai pensato? chi ha ragione secondo voi?
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